sabato 3 aprile 2010

Un mezzo guscio d'uovo

sabato 3 aprile 2010
Ho un mezzo guscio d’uovo, piccolo, delicato. Lo tengo in un ciotolina decorata. Temo che si possa rompere, ancor di più.

Un mezzo guscio d’uovo è una storia sorda. È il sommo sforzo.
Un mezzo guscio d’uovo è il principio di una sofferenza e l’epilogo di una fatica. È la dolce e assurda vita.

Sboccia un fiorellino, giallo, mentre la cerco. Un pettirosso sfreccia sfiorando il gambo, cerca un rametto, un paglietto o uno spago. Intreccia una casa che è una culla, un rifugio segreto. Non ci metterà un giorno, non sarà mai perfetto, ma lui non molla mai e intreccia. Ogni pioggia o giornata ventosa il nido si sfalda e il pettirosso rappezza. Se non fosse importante, forse d’inverno, una bufera lo farebbe crollare, gettandolo a terra. Ma, tra i rami, ben saldo, il letto è piantato, certo non è perfetto, ma migliora dopo ogni tormenta.

In due, al riparo, vivono cullando un guscio. È una lotta, è un’attesa, è una crescita lenta. Danza una foglia, una lacrima scende. Il guscio si spezza, è la resa. Bianco e silenzioso per mesi ha atteso, senza mai rivelare ciò che custodisce. È giunta, dunque, l’immane fatica, tra grida e pianti viene alla luce il destino.

Un mezzo guscio d’uovo trema tra le mie mani. Lo porterò con me, finché sarà necessario.
È così importante che per custodirlo ho fabbricato uno scrigno. Il mio mezzo guscio d’uovo contiene tutto me stesso.

1 commento:

  1. ogni volta che passo, lo guardo nella sua scatolina rossa e mi viene voglia di fargli una carezza.

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ilcyrano