domenica 6 dicembre 2009

Buoni propositi

domenica 6 dicembre 2009
Così, mentre percepivo un rivolo di bavetta che colava lentamente sul cuscino avvertii quella sensazione di mancamento che si ha quando qualcuno siede sul tuo letto mentre dormi. Nonostante lo stato d’animo, in allerta, continuai ancora un po’ a sonnecchiare; iniziai a percepire me stesso e l’ambiente a me intorno.

Che strano rendersi conto che, chissà da quanto, stiamo soffrendo un gran caldo; e sì, fa caldo. Te ne stai sommerso da una montagna di coperte, accanto ad un termosifone acceso e sotto un enorme lucernaio che ti spara da ore la luce del sole in faccia e tu, imperterrito, ti limiti a strizzare ancor di più le palpebre per evitare che tutta quella luce possa illuminare la tua incoscienza, restituendoti ad una veglia desiderata, ma in fondo profondamente ripugnata.

Così, mi manca l’aria, diavolo devo scoprimi, si soffoca, e una voce mi chiama e pronuncia il mio nome con tono rassegnatamente amareggiato, ma in fondo divertito da un’insolita mania di invertire la mattina con la notte e il pomeriggio con la sera.
Diavolo, ma se lei è qui, accanto a me, sul mio letto, ma se era già uscita, poco fa, allora è di nuovo qui, insomma è già tornata, saranno le due. Mi sveglio del tutto e mi sollevo di scatto. No! Mi sono riaddormentato!

Lo so… Dice lei. Non cambierai mai; dai! Vestiti che ho messo su l’acqua per la pasta. Così dicendo si alza e prima di andar via mi porge un ritaglio di giornale. Consolati, mi dice, ma cerca di cambiar vita.
Perché mai mi dovrei consolare con un mezzo sudoku già risolto? Una voce nella mia testa mi importuna. Stupido! Mi dice, gira il ritaglio! Sveglia!
Giro il ritaglio, leggo d’un fiato e sorrido. Così quella sensazione di frustrazione per aver perduto un’altra mattinata, per essermi riaddormentato quando già mi ero alzato e lavato i denti, di non aver vissuto le ore più luminose della giornate e di far colazione con una pasta al pesto, bè questa frustrazione, per un po’ svanisce. Cosa ho letto? Lo vuol sapere? Era una celebre frase si Ennio Flaiano.

“Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.”

Buona notte, scusi scappo a dormire, domani mi voglio alzare presto e sono già le… cavolo, ma sono passate le cinque!

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ilcyrano